canfora, il mondo di atene by [.]

canfora, il mondo di atene by [.]

autore:. [.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia
pubblicato: 2012-03-20T23:00:00+00:00


XX. Frinico cade e risorge: variazioni sul tema del tradimento

1.

Guillaume Guizot, l’abile ministro di Luigi Filippo, definiva il marchese di Lafayette «ornamento di tutte le cospirazioni», poiché per circa mezzo secolo il suo nome veniva fuori puntualmente ad ogni cospirazione: ancora durante la Restaurazione quando vendite carbonare pullulavano negli ambienti militari ben dopo il ritorno del Borbone sul trono di Francia.

Alcibiade, rispetto alla crisi cronica e alle convulsioni della politica dalla pace di Nicia (421) al governo dei Trenta (404), potrebbe apparire il Lafayette della Repubblica ateniese. Appena trentenne, nel 421, egli era l’uomo che tramava per far saltare la pace appena stipulata, due anni più tardi è il grande tessitore della fallimentare coalizione sconfitta a Mantinea, nel 415 è il principale sospettato nella tormenta degli scandali sacrali, ai quali non era certo estraneo, e che, nonostante il sarcasmo tucidideo sull’allarmismo patologico della mentalità democratica, una trama politica celavano. Nel periodo trascorso a Sparta, e poi nell’entourage del satrapo Tissaferne, è riuscito a destare sospetti in tutti. Nel 411 è al centro, come potenziale o ipotizzato complice più che come promotore, di tutte le manovre in atto. E passa per essere l’uomo senza del quale non si può vincere, senza del quale la Persia continuerebbe ad essere ostile; e che però non rientrerebbe in città se non dopo un cambio di regime, comunque non – come mandò a dire ai congiurati – «sotto la democrazia, colpevole di avermi cacciato»[663].

Per i più attivi tra i congiurati – ma non per Frinico – Alcibiade era il perno su cui imbastire tutta l’azione. Perciò inviarono Pisandro ad Atene perché preparasse il terreno al rientro di Alcibiade ed al cambio di regime[664]. Ma avevano sottovalutato Frinico.

La mossa che Frinico mise in atto fu micidiale. Informò il navarco spartano Astioco di stanza a Mileto[665] dell’imminente voltafaccia di Alcibiade: Alcibiade – scrisse Frinico ad Astioco – si accinge a colpirvi propiziando l’alleanza di Tissaferne con gli Ateniesi. Aggiungeva, per spiegare il suo gesto agli occhi del nemico, che non poteva non tentare di ostacolare un avversario suo personale, e dannoso per la città[666]. Astioco informò immediatamente Alcibiade, e Alcibiade informò prontamente i comandanti ateniesi di stanza a Samo. Frinico, in grave difficoltà, scrisse nuovamente ad Astioco lamentandosi molto del segreto così clamorosamente violato, ma non si arrese, anzi alzò la posta in gioco. Si disse pronto a tradire l’intera flotta di Samo, addirittura gli fornì dettagli militari preziosi per un eventuale attacco a sorpresa contro Samo «in quel momento del tutto indifesa (ἀτείχιστος)»; e anche questa volta spiegava di non poter accettare (se Alcibiade avesse avuto partita vinta) di cadere in mano ai suoi peggiori nemici. Astioco anche questa volta riferì tutto ad Alcibiade. Ma Frinico riuscì a conoscere per tempo che Alcibiade si accingeva a denunciare tutto ciò agli Ateniesi; perciò, con un colpo a sorpresa, giocò d’anticipo, e si precipitò a Samo annunciando col massimo allarme che gli Spartani si accingevano ad attaccare profittando della mancanza di difese e suggerendo a gran voce la necessità di costruire in fretta un muro difensivo.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.